A Vinitaly i festeggiamenti per l'ingresso del Lessini Durello nel Cervim. Si tratta del territorio veneto della Lessinia Orientale e in particolare gli areali coltivati a durella, per pendenze ed esposizioni rispettano tutti i parametri della viticoltura eroica.
Il Cervim, l’istituto nazionale per la valorizzazione della Viticoltura Montana, ha accolto tra i propri associati il Consorzio Tutela Vino Lessini Durello. L’associazione nata 30 anni fa ha come scopo quello della protezione e promozione della viticoltura eroica, e vi fanno parte regioni ed organismi regionali, nazionali ed esteri.
Una condivisione di intenti quella tra le due istituzioni, che le vede accumunate nel compito di dare risalto e conoscenza a tutte quelle realtà spesso considerate marginali, in quanto rappresentano solo il cinque per cento della superficie viticola totale europea, ma che sono un esempio di passaggio di pratiche agricole e di tradizioni locali che sempre di più meritano di essere preservate. «Quando parliamo di viticoltura di montagna – dice Roberto Gaudio, presidente del Cervim - dobbiamo ricordarci che essa ha delle implicazioni importanti sull’economia, la società, l’ambiente e la cultura di molte regioni e nazioni. E questo non è certo un fattore secondario».
“Vitigni originali, manualità, tradizioni, piccole aziende, pendenze estreme definiscono le caratteristiche dell’agricoltura dell’Alta Lessinia – spiega Alberto Marchisio, presidente del Consorzio - Il territorio del Lessini Durello rientra a pieno titolo nell’ambito della viticoltura di Montagna, insieme a un’uva autoctona di origine antichissima e l’impossibilità della meccanizzazione sui terrazzamenti vulcanici dove cresce la durella. Una sfida quella della valorizzazione di questo vitigno che per le sue caratteristiche ben si presta alla spumantizzazione e che cresce agevolmente anche ad altitudini considerate elevate.
Del Lessini Durello e della viticoltura di montagna si parlerà Vinitaly al pad 5 stand G4-G7 lunedì 16 aprile alle ore 17:00, invece martedì 17 aprile sempre alle ore 17 sarà protagonista il Monti Lessini Metodo Classico.
Verrà presentata poi, dal presidente Alberto Marchisio, la nuova struttura dei disciplinari della DOC, con la distinzione tra i due metodi di produzione, italiano e classico; una scelta fatta per sviluppare il potenziale di entrambi i prodotti e permettere una comunicazione più chiara per il consumatore finale.
Il Cervim, l’istituto nazionale per la valorizzazione della Viticoltura Montana, ha accolto tra i propri associati il Consorzio Tutela Vino Lessini Durello. L’associazione nata 30 anni fa ha come scopo quello della protezione e promozione della viticoltura eroica, e vi fanno parte regioni ed organismi regionali, nazionali ed esteri.
Una condivisione di intenti quella tra le due istituzioni, che le vede accumunate nel compito di dare risalto e conoscenza a tutte quelle realtà spesso considerate marginali, in quanto rappresentano solo il cinque per cento della superficie viticola totale europea, ma che sono un esempio di passaggio di pratiche agricole e di tradizioni locali che sempre di più meritano di essere preservate. «Quando parliamo di viticoltura di montagna – dice Roberto Gaudio, presidente del Cervim - dobbiamo ricordarci che essa ha delle implicazioni importanti sull’economia, la società, l’ambiente e la cultura di molte regioni e nazioni. E questo non è certo un fattore secondario».
“Vitigni originali, manualità, tradizioni, piccole aziende, pendenze estreme definiscono le caratteristiche dell’agricoltura dell’Alta Lessinia – spiega Alberto Marchisio, presidente del Consorzio - Il territorio del Lessini Durello rientra a pieno titolo nell’ambito della viticoltura di Montagna, insieme a un’uva autoctona di origine antichissima e l’impossibilità della meccanizzazione sui terrazzamenti vulcanici dove cresce la durella. Una sfida quella della valorizzazione di questo vitigno che per le sue caratteristiche ben si presta alla spumantizzazione e che cresce agevolmente anche ad altitudini considerate elevate.
Del Lessini Durello e della viticoltura di montagna si parlerà Vinitaly al pad 5 stand G4-G7 lunedì 16 aprile alle ore 17:00, invece martedì 17 aprile sempre alle ore 17 sarà protagonista il Monti Lessini Metodo Classico.
Verrà presentata poi, dal presidente Alberto Marchisio, la nuova struttura dei disciplinari della DOC, con la distinzione tra i due metodi di produzione, italiano e classico; una scelta fatta per sviluppare il potenziale di entrambi i prodotti e permettere una comunicazione più chiara per il consumatore finale.
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