Agroalimentare. Il marchio "Qualità Trentino" per assicurare qualità e riconoscibilità delle produzioni del territorio
Sono i disciplinari a definire la zona delle produzioni e vincolano la provenienza dei prodotti al territorio della provincia di Trento, specificata sul marchio di qualità. Oltre alla zona di provenienza, specificate anche le caratteristiche e le modalità di lavorazione. Da oggi adottati anche per birra, miele e prodotti da frutto.
Assicurare la riconoscibilità nei confronti del consumatore dei prodotti agroalimentari territoriali trentini ad elevato standard di qualità nelle attività di distribuzione, commercializzazione e vendita attraverso un rigoroso processo di certificazione: è questo l’obiettivo che ha portato ad istituire il marchio “Qualità Trentino”.
Il forte legame con il territorio assicurato dai disciplinari quindi. Un impegno che prosegue e anzi si incrementa oggi, con la decisione della Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola, di adottare i disciplinari per i settori agroalimentari della birra, del miele e dei prodotti da frutto e di aggiornare quello della produzione degli ortaggi e loro trasformati e che si vanno ad aggiungere a quelli già approvati per Lampone, Mora, Mirtillo, Ribes, Uva Spina, Mela, Fragola e Fragolina, Ciliegia, Patata, ortaggi e loro trasformati, farina di mais da polenta, latte vaccino o ovicaprino e prodotti lattiero caseari, carni bovine e/o suine lavorate e loro trasformati, prodotti dell’acquacoltura e carni bovine fresche.
Nei disciplinari vengono individuati criteri oggettivi e selettivi e norme più rigorose e specifiche di quelli istituiti dalla legislazione comunitaria e nazionale. Come ha tenuto a sottolinare l’assessore Dallapiccola: “La qualità di vita di un territorio si misura anche dalla qualità delle sue produzioni agroalimentari. E’ anche con questi strumenti che vogliamo vincere la sfida dell’attrattività del nostro territorio”.
“Quello della valorizzazione della qualità dei prodotti del nostro territorio – ha aggiunto l’assessore – è un percorso destinato a proseguire ampliando ulteriormente l’elenco delle eccellenze agroalimentari della nostra terra, che sono frutto di un ambiente sano ma anche di una storia e di una identità”.
Prosegue quindi in Trentino l’investimento, in termini di promozione, di un settore, l’agroalimentare, che riveste un ruolo fondamentale per la tutela dell’agricoltura e favorisce l’inserimento dei giovani agricoltori. Considerando anche che la produzione, la distribuzione e la promozione dei prodotti agricoli ed agroalimentari di qualità riveste un ruolo rilevante anche a livello comunitario.
Il Marchio di Qualità con indicazione di origine si prefigge in primo luogo di comunicare e identificare la qualità del prodotto agroalimentare territoriale secondo criteri noti, oggettivi e selettivi e, in secondo luogo, di specificare l’origine del medesimo. Di conseguenza la conformità ai requisiti di qualità sarà verificata da organismi di controllo indipendenti ed accreditati.
Nel caso di prodotti agroalimentari trentini il marchio, sotto il profilo grafico, sarà armonizzato con il Marchio territoriale, a cui si affiancherà nella prospettiva di sviluppare ulteriormente la promozione di un'immagine unitaria del Trentino sui mercati nazionali ed internazionali, ma anche di promuovere e valorizzare le complementarietà e le sinergie funzionali con le altre forme di promozione dell’offerta distintiva del territorio provinciale.
Il marchio Qualità Trentino è di proprietà della Provincia Autonoma di Trento e la sua gestione è affidata a Trentino Sviluppo S.p.A. (delibera di Giunta nr. 986 del 13 maggio 2011), oggi Trentino Sviluppo S.p.A.. La proposta grafica risulta conforme alle indicazioni degli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale approvati dalla Commissione europea nel 2006.
Assicurare la riconoscibilità nei confronti del consumatore dei prodotti agroalimentari territoriali trentini ad elevato standard di qualità nelle attività di distribuzione, commercializzazione e vendita attraverso un rigoroso processo di certificazione: è questo l’obiettivo che ha portato ad istituire il marchio “Qualità Trentino”.
Il forte legame con il territorio assicurato dai disciplinari quindi. Un impegno che prosegue e anzi si incrementa oggi, con la decisione della Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola, di adottare i disciplinari per i settori agroalimentari della birra, del miele e dei prodotti da frutto e di aggiornare quello della produzione degli ortaggi e loro trasformati e che si vanno ad aggiungere a quelli già approvati per Lampone, Mora, Mirtillo, Ribes, Uva Spina, Mela, Fragola e Fragolina, Ciliegia, Patata, ortaggi e loro trasformati, farina di mais da polenta, latte vaccino o ovicaprino e prodotti lattiero caseari, carni bovine e/o suine lavorate e loro trasformati, prodotti dell’acquacoltura e carni bovine fresche.
Nei disciplinari vengono individuati criteri oggettivi e selettivi e norme più rigorose e specifiche di quelli istituiti dalla legislazione comunitaria e nazionale. Come ha tenuto a sottolinare l’assessore Dallapiccola: “La qualità di vita di un territorio si misura anche dalla qualità delle sue produzioni agroalimentari. E’ anche con questi strumenti che vogliamo vincere la sfida dell’attrattività del nostro territorio”.
“Quello della valorizzazione della qualità dei prodotti del nostro territorio – ha aggiunto l’assessore – è un percorso destinato a proseguire ampliando ulteriormente l’elenco delle eccellenze agroalimentari della nostra terra, che sono frutto di un ambiente sano ma anche di una storia e di una identità”.
Prosegue quindi in Trentino l’investimento, in termini di promozione, di un settore, l’agroalimentare, che riveste un ruolo fondamentale per la tutela dell’agricoltura e favorisce l’inserimento dei giovani agricoltori. Considerando anche che la produzione, la distribuzione e la promozione dei prodotti agricoli ed agroalimentari di qualità riveste un ruolo rilevante anche a livello comunitario.
Il Marchio di Qualità con indicazione di origine si prefigge in primo luogo di comunicare e identificare la qualità del prodotto agroalimentare territoriale secondo criteri noti, oggettivi e selettivi e, in secondo luogo, di specificare l’origine del medesimo. Di conseguenza la conformità ai requisiti di qualità sarà verificata da organismi di controllo indipendenti ed accreditati.
Nel caso di prodotti agroalimentari trentini il marchio, sotto il profilo grafico, sarà armonizzato con il Marchio territoriale, a cui si affiancherà nella prospettiva di sviluppare ulteriormente la promozione di un'immagine unitaria del Trentino sui mercati nazionali ed internazionali, ma anche di promuovere e valorizzare le complementarietà e le sinergie funzionali con le altre forme di promozione dell’offerta distintiva del territorio provinciale.
Il marchio Qualità Trentino è di proprietà della Provincia Autonoma di Trento e la sua gestione è affidata a Trentino Sviluppo S.p.A. (delibera di Giunta nr. 986 del 13 maggio 2011), oggi Trentino Sviluppo S.p.A.. La proposta grafica risulta conforme alle indicazioni degli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale approvati dalla Commissione europea nel 2006.
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