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Vino&Mercati. Approvato accordo CETA: maggior tutela e valore per export italiano in Canada

Il Comprehensive Economic and Trade Agreement, ovvero l'Accordo Economico e Commerciale Globale (CETA) servirà a facilitare il libero scambio tra l’Unione Europea e il Canada.

Spenti i riflettori sul TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) con gli Usa, la politica europea di libero scambio commerciale riemerge con il CETA. L’Europarlamento dice “sì” al trattato commerciale con la nazione guidata dal premier Justin Trudeau che è stato approvato definitivamente da Strasburgo in questi giorni, dopo sette anni di trattative, con 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astenuti.

In sintesi l'accordo economico e commerciale globale (CETA) è un trattato tra l'UE e il Canada che offrirà alle imprese europee, nuove e migliori opportunità commerciali in Canada e sosterrà la creazione di posti di lavoro in Europa. Eliminerà i dazi doganali, porrà fine alle restrizioni nell'accesso agli appalti pubblici, aprirà il mercato dei servizi, offrirà condizioni prevedibili agli investitori e, cosa non meno importante, contribuirà a prevenire le copie illecite di innovazioni e prodotti tradizionali dell'UE. L'accordo rispetterà pienamente le norme europee in settori quali la sicurezza alimentare e i diritti dei lavoratori. Il CETA contiene anche tutte le garanzie necessarie per far sì che i vantaggi economici ottenuti non vadano a scapito della democrazia, dell'ambiente o della salute e della sicurezza dei consumatori.

Come dichiarato da Paolo De Castro, vice presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento Ue, con il Ceta l'Ue fa un accordo con una potenza economica atlantica, mantenendo i suoi standard sanitari e ambientali e compiendo un primo e concreto passo avanti nella lotta all'italian sounding, permettendo inoltre alle imprese italiane di espandere il made in Italy e rafforzare la propria presenza in Canada grazie allo "storico riconoscimento della tutela" di 41 Dop e Igp italiane. Ma a beneficiare saranno anche i produttori di vino, di olio extravergine e di prodotti lattiero caseari con risparmi di 500mln di euro l'anno per l'abbattimento dei dazi doganali.

Per Antonio Rallo, presidente di Unione Italiana Vini (UIV), il CETA è un successo della diplomazia europea che apre prospettive molto interessanti per i nostri vini nel mercato canadese e che aiuterà la chiusura degli altri importanti accordi di libero scambio, primo tra tutti il TTIP. L'accordo di libero scambio tra Ue e Canada pesa complessivamente 12 miliardi di Euro e che apre la strada alla definitiva approvazione da parte dell’Unione Europea di un trattato con prospettive di sviluppo molto importanti per i vini europei ed italiani nel mercato canadese. CETA rafforzerà la protezione dei vini ad Indicazione Geografica, integrando e migliorando l'accordo Wine & Spirits del 2004.

Il Canada rappresenta il 5º mercato di sbocco del nostro export che, in questo Paese, nel 2015 ha fatto registrare un incremento dell’8,4% sul 2014, per un valore di 300 milioni di Euro. Grazie al CETA che annullerà i dazi doganali e introdurrà il riconoscimento e la protezione delle nostre Denominazioni di Origine, siamo certi che il valore dell’export dei vini italiani crescerà. Un ulteriore importante risultato dell’accordo col Canada, seppur indiretto, sarà la spinta propulsiva alla chiusura degli altri importanti accordi commerciali su cui sta lavorando la Commissione Europea, primo tra tutti quello con gli Stati Uniti.

Come evidenziato da Fondazione Qualivita, sono 172 le denominazioni DOP e IGP europee che rientrano nell’accordo e che si riferiscono a 14 Paesi Membri. Per l’Italia sono coinvolte 41 denominazioni DOP e IGP (corrispondenti a 36 prodotti agroalimentari), che nell’insieme esportano 2,62 miliardi di euro in tutto il mondo, con il Canada che rappresenta il terzo mercato di riferimento Extra-UE dopo USA e Svizzera: complessivamente il CETA tutela il 98% del’export di prodotti DOP e IGP in Canada.

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