Passa ai contenuti principali

Vini d'Italia 2017. Anteprima Tre Bicchieri. Puglia

Elenco ufficiale delle etichette che conquistano i Tre Bicchieri nella guida Vini d'Italia 2017
Per la Puglia un risultato che risente dell'andamento climatico delle ultime due annate: caldissima la 2015, decisamente fredda la 2014.

La Puglia è una regione così estesa e complessa che è difficile valutarla come se fosse un’unica realtà produttiva, ma quest’anno più che delle numerose variabili geografiche ci sembra sia importante parlare di quelle climatiche. 

Da diversi anni infatti affermiamo come ci sia una crescita costante del livello qualitativo del comparto vitivinicolo pugliese, sia per quanto riguarda i vini di punta che per la produzione di vino quotidiano, ma quest’anno anche le migliori intenzioni si sono dovute arrendere di fronte all’andamento climatico delle ultime due annate. Due annate che, per motivi opposti, sono state particolarmente difficili e che sono diventate una sorta di “tempesta perfetta” nelle nostre degustazioni.

In effetti la maggior parte dei vini rossi giovani che abbiamo assaggiato quest’anno appartenevano all’annata 2014, che più o meno dovunque in Puglia è stata fredda, piovosa e con episodi di grandine. Il risultato, quasi inevitabile, sono stati vini che nella maggior parte dei casi hanno mostrato note verdi, una certa fragilità e una mancanza di struttura piuttosto anomale per i prodotti di questa regione. Le eccezioni sono state davvero poche, se si considera che sui 36 vini che hanno raggiunto le nostre finali solo 9 erano della vendemmia 2014.

La quasi totalità dei vini bianchi assaggiati invece proveniva dall’annata 2015. Annata molto calda, che ha penalizzato praticamente ovunque la freschezza e l’acidità, già abitualmente punto dolente della produzione bianchista pugliese, con il risultato di una serie di vini magari di buona ricchezza di frutto ma poco piacevoli o con un finale appesantito. Discorso simile per i vini rosati. Tutto questo non ha ci ha impedito di constatare come continui a crescere il successo dei vini realizzati con uve primitivo, in particolare quelli a denominazione di origine come Gioia del Colle o Manduria. A questo proposito va detto che si sta sfatando anche un vero e proprio “mito”, quello per cui i vini a base primitivo non sarebbero in grado di migliorare con gli anni, tanto che quest’anno una delle “new entry” dei nostri Tre Bicchieri è un Gioia del Colle Primitivo del 2010, il Senatore dell’azienda Coppi.

Le altre novità dei Tre Bicchieri sono sempre dei Primitivo: uno dalla stessa zona, ed è il Gioia del Colle Riserva ’13 della cantina Tre Pini, l’altro da Manduria, il Primitivo di Manduria Passo del Cardinale ’14 di Paolo Leo. Per il resto grandi conferme, da aziende storiche come Leone de Castris, Torrevento o Felline, a cantine che sono ormai delle certezze per quanto riguarda la qualità dei vini prodotti, come Due Palme, Rubino, Polvanera o Chiaromonte, insieme e realtà più recenti frutto di imprenditori appassionati, come Vespa o Carvinea.

I tre bicchieri

Castel del Monte Nero di Troia Ottagono Ris. 2014 Torrevento

Gioia del Colle Primitivo 17 2013 Polvanera

Gioia del Colle Primitivo Muro Sant'Angelo Contrada Barbatto 2013 Chiaromonte

Gioia del Colle Primitivo Ris. 2013 Cantine Tre Pini

Gioia del Colle Primitivo Senatore 2010 Coppi

Negroamaro 2014 Carvinea

Oltremé Susumaniello 2015 Tenute Rubino

Primitivo di Manduria 2015 Felline

Primitivo di Manduria Passo del Cardinale 2014 Cantine Paolo Leo

Primitivo di Manduria Raccontami 2014 Vespa – Vignaioli per Passione

Salice Salentino Rosso 50° Vendemmia 2014 Leone De Castris

Salice Salentino Rosso Selvarossa Ris. 2013 Cantine Due Palme

Commenti

Post popolari in questo blog

Festival delle Scienze di Roma 2023 - Immaginari

Dal 18 al 23 aprile 2023 il Festival delle Scienze di Roma torna all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con la sua XVIII edizione. Incontri, conferenze, laboratori. Dal 18 - 23 aprile 2023. IMMAGINARI è il tema di questa edizione dedicata all’immaginazione, uno degli strumenti più potenti che ci permette di concepire opere d'arte, nuove tecnologie e ci consente di trovare soluzioni a problemi quotidiani. La scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Ed è dalle interazioni delle immaginazioni individuali che emergono gli immaginari condivisi che influenzano il modo in cui organizziamo le società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare questi immaginari, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri. Da mercoledì 19 a sabato 22 aprile quattro incontri anche presso le Biblioteche di Roma, QUI IL PROGRAMMA . Prodotto dall

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece