Al Vinitaly l’impegno europeo di Confagricoltura per rilanciare la viticoltura
La Federazione nazionale Vitivinicoltura di Confagricoltura, presieduta da Andrea Faccio, si riunirà il 12 aprile a Verona, in occasione del Vinitaly, presso la sala Mozart del quartiere fieristico.
La Federazione nazionale Vitivinicoltura di Confagricoltura, presieduta da Andrea Faccio, si riunirà il 12 aprile a Verona, in occasione del Vinitaly, presso la sala Mozart del quartiere fieristico.
Sarà l’occasione importante per fare il punto su alcune iniziative portate avanti a livello europeo. La prima riguarda il “Gruppo di Dialogo Civile per il Vino” – di cui è presidente la rappresentante di Confagricoltura Palma Esposito – costituito a Bruxelles e consultato dalla Commissione Europea in merito alla definizione ed implementazione della OCM Vino.
Tra i suoi compiti, quindi, quello di assistere la Commissione nell’elaborazione delle politiche settoriali, monitorandone gli sviluppi, discutendone regolarmente, nonché stilando opinioni su problemi specifici; una cinquantina le Organizzazioni aderenti del mondo produttivo, dei lavoratori, dei consumatori.
Il gruppo di dialogo si è riunito a Bruxelles l’11 marzo ed ha fatto il punto sulla situazione del comparto. Tra le proposte a cui sta lavorando quella sul regolamento dei vitigni (superando la problematica di liberalizzare l’uso nell’etichettatura dei vini delle varietà che oggi sono riservate a talune denominazioni in virtù delle norme comunitarie vigenti).
Altri temi su cui è impegnato è il confronto fra Stati Membri sull’attuazione del nuovo sistema di gestione del potenziale viticolo con le autorizzazioni all’impianto e quello dei nuovi codici di nomenclatura combinata che perseguono l’obiettivo di ottenere informazioni statistiche per prodotti che hanno maggiori sviluppi commerciali.
In evidenza anche la partnership di Confagricoltura e l’Associazione viticoltori tedeschi (DWV) per la prossima edizione della Fiera Intervitis Interfructa, che si terrà a novembre a Stoccarda. La cooperazione italo-tedesca dovrebbe incoraggiare le imprese attive nel settore dei macchinari per la viticoltura ed enologia a presentare, in fiera, le loro innovazioni tecnologiche.
Il 10 marzo si è tenuta a Bruxelles la riunione di “Farm Europe” che ha lanciato il suo “Wine Institute”. “Farm Europe” è il think tank nato per stimolare il dibattito a livello europeo sulle leve politiche che permettono di aumentare la competitività e la sostenibilità.
La nuova sezione dedicata al vino ha l’obiettivo di seguire gli sviluppi economici e di proporre opzioni politiche per rafforzare la posizione di leader in Europa in questo settore, che rappresenta circa 420 miliardi di euro di vendite in tutto il mondo. Con il nuovo sistema dei diritti di impianto messo in atto a gennaio il settore vitivinicolo europeo è entrato in una nuova era in termini di gestione del potenziale di crescita.
Tutti gli attori economici hanno una comune responsabilità nel far essere il nuovo sistema sostenibile, efficiente ed efficace. L’Istituto del vino di “Farm Europe” seguirà gli sviluppi in corso e lavorerà attivamente per una “coerenza” tra le sfide e le evoluzioni in atto nel settore e la politica pubblica messa in atto a livello europeo; in particolare sugli strumenti commerciali e di promozione, il cambiamento climatico, l'innovazione e l'etichettatura
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