CAPODANNO: UN BRINDISI TRICOLORE DI QUALITÀ
Il Presidente dell'UIV Zonin ringrazia i consumatori che continuano a scegliere la qualità italiana
Il Presidente dell'UIV Zonin ringrazia i consumatori che continuano a scegliere la qualità italiana
Il brindisi di San Silvestro sarà rigorosamente italiano e all’insegna della qualità. Le stime dell’Osservatorio del Vino di Unione Italiana Vini, ci dicono che saranno oltre 56 milioni le bottiglie di bollicine tricolore stappate complessivamente durante queste feste, contro i 2,5 milioni di quelle straniere.
Il consumo sarà marcatamente spostato verso gli spumanti di qualità, quindi con un’indicazione geografica specifica, che rappresentano l’85%. Un dato, questo, che conferma la maggior consapevolezza del consumatore nella scelta di prodotti che parlano di straordinari territori, tradizioni, storie di aziende, di famiglie di uomini e di donne che hanno portato il vino italiano, e la nostra spumantistica, a numeri e qualità da record mondiale.
Con queste parole Domenico Zonin, Presidente di Unione Italiana Vini - la principale organizzazione di settore nel comparto, espressione della rappresentanza nazionale e unitaria di tutti i soggetti imprenditoriali e professionali della filiera vitivinicola che rappresenta oltre il 50% del fatturato nazionale nel settore del commercio vinicolo e l’85% dell’export – commenta le stime fornite dall’Osservatorio del Vino relativamente alle previsioni di consumo di vini sparkling durante il Natale e il Capodanno 2015, sulla base dei dati elaborati da da UIV, Ismea, Wine Monitor e SDA Bocconi.
Dalle stime dell’Osservatorio del Vino, emerge che il comparto nazionale dei vini spumanti chiuderà il 2015 con una produzione di o519 mln bottiglie nel 2015 (+10% su 2014), tiene il mercato interno con una crescita annua in valore del 7% e un incremento medio dei consumi del 4%. L’export di spumante italiano, trainato dal prosecco (+29%), si assesta su 362 milioni di bottiglie (+13% sul 2014) e i principali mercati di sbocco sono Regno Unito, Stati Uniti, Germania.
“L’Osservatorio del Vino – aggiunge Paolo Castelletti, Segretario Generale dell’Unione Italiana Vini – ci ha consentito di evidenziare che il consumo di spumante italiano nel mercato interno, grazie soprattutto al Prosecco, si è destagionalizzato, diventando vino ‘da tutto pasto per tutto l’anno’. Trend confermato dai dati: negli anni 2000 il 60% degli spumanti si consumava a Natale quando oggi, invece, il consumo è sceso al 35%”.
“Con le sinergie messe in campo insieme ad Ismea, Wine Monitor e SDA Bocconi – continua Paolo Castelletti – l’Osservatorio può stimare anche alcuni trend sui consumi 2016. Oggi il 73% degli intervistati su un campione di oltre 1200 persone, consuma vino in casa, prevalentemente durante i pasti (72%), apprezzando più il vino rosso (80%) rispetto al bianco o agli sparkling che invece sono preferiti per chi consuma fuori casa: la penetrazione di tale categoria raggiunge il 62% a fronte di un 44% tra chi consuma soprattutto a casa. Il 69% degli intervistati che consumano vino a casa dichiara che manterrà invariato il proprio stile di consumo di vino per il prossimo anno; il 54% dei consumatori che preferibilmente consumano vino fuori casa, indica che nel 2016 il livello dei propri acquisti di vino rimarrà simile a quello del 2015, ma il saldo tra chi prevede diminuzioni e incrementi non è positivo. L’attenzione alla guida dopo il consumo e la relativa paura dell’alcol test, è uno dei motivi principali di questo trend al ribasso”.
“Desidero ringraziare – conclude il presidente Zonin - i milioni di consumatori italiani che continuano a scegliere bollicine tricolori, gratificando le centinaia di migliaia di lavoratori che operano ogni giorno nelle nostre vigne e nelle nostre cantine per regalarci un prodotto diventato simbolo e vanto del made in Italy nel mondo. Il primo brindisi del nuovo anno lo dedicheremo proprio a loro”.
Con queste parole Domenico Zonin, Presidente di Unione Italiana Vini - la principale organizzazione di settore nel comparto, espressione della rappresentanza nazionale e unitaria di tutti i soggetti imprenditoriali e professionali della filiera vitivinicola che rappresenta oltre il 50% del fatturato nazionale nel settore del commercio vinicolo e l’85% dell’export – commenta le stime fornite dall’Osservatorio del Vino relativamente alle previsioni di consumo di vini sparkling durante il Natale e il Capodanno 2015, sulla base dei dati elaborati da da UIV, Ismea, Wine Monitor e SDA Bocconi.
Dalle stime dell’Osservatorio del Vino, emerge che il comparto nazionale dei vini spumanti chiuderà il 2015 con una produzione di o519 mln bottiglie nel 2015 (+10% su 2014), tiene il mercato interno con una crescita annua in valore del 7% e un incremento medio dei consumi del 4%. L’export di spumante italiano, trainato dal prosecco (+29%), si assesta su 362 milioni di bottiglie (+13% sul 2014) e i principali mercati di sbocco sono Regno Unito, Stati Uniti, Germania.
“L’Osservatorio del Vino – aggiunge Paolo Castelletti, Segretario Generale dell’Unione Italiana Vini – ci ha consentito di evidenziare che il consumo di spumante italiano nel mercato interno, grazie soprattutto al Prosecco, si è destagionalizzato, diventando vino ‘da tutto pasto per tutto l’anno’. Trend confermato dai dati: negli anni 2000 il 60% degli spumanti si consumava a Natale quando oggi, invece, il consumo è sceso al 35%”.
“Con le sinergie messe in campo insieme ad Ismea, Wine Monitor e SDA Bocconi – continua Paolo Castelletti – l’Osservatorio può stimare anche alcuni trend sui consumi 2016. Oggi il 73% degli intervistati su un campione di oltre 1200 persone, consuma vino in casa, prevalentemente durante i pasti (72%), apprezzando più il vino rosso (80%) rispetto al bianco o agli sparkling che invece sono preferiti per chi consuma fuori casa: la penetrazione di tale categoria raggiunge il 62% a fronte di un 44% tra chi consuma soprattutto a casa. Il 69% degli intervistati che consumano vino a casa dichiara che manterrà invariato il proprio stile di consumo di vino per il prossimo anno; il 54% dei consumatori che preferibilmente consumano vino fuori casa, indica che nel 2016 il livello dei propri acquisti di vino rimarrà simile a quello del 2015, ma il saldo tra chi prevede diminuzioni e incrementi non è positivo. L’attenzione alla guida dopo il consumo e la relativa paura dell’alcol test, è uno dei motivi principali di questo trend al ribasso”.
“Desidero ringraziare – conclude il presidente Zonin - i milioni di consumatori italiani che continuano a scegliere bollicine tricolori, gratificando le centinaia di migliaia di lavoratori che operano ogni giorno nelle nostre vigne e nelle nostre cantine per regalarci un prodotto diventato simbolo e vanto del made in Italy nel mondo. Il primo brindisi del nuovo anno lo dedicheremo proprio a loro”.
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