Ciak, si stappa, un documentario sulla storia del Franciacorta
Un viaggio attraverso gli incanti e la tradizione vitivinicola di questo territorio. Il debutto nelle sale dal prossimo anno
Un anno e mezzo di lavoro, riprese aeree con droni a otto motori, camera 4k e tecnologie all’avanguardia per un film dedicato a un’isola felice del vino italiano : "F for Franciacorta" più che un documentario è un mini kolossal che vuole raccontare sia "il" Franciacorta sia "la" Franciacorta.
Non solo il vino e le sue mille bollicine ma il territorio altrettanto effervescente che lo esprime e lo circonda. Presentato in anteprima all'Anteo di Milano, il documentario, firmato da Massimo Zanichelli, alterna ariosi paesaggi di filari e castelli, chiostri e grappoli, con il controcanto sotterraneo e ombroso, quasi magico, delle cantine e delle botti che riposano nel sottosuolo.
Immagini girate a Capriolo, a Rovato, a Erbusco, qui un antico maniero, là uno scorcio di vendemmia. Un viaggio attraverso le quattro stagioni e le infinite declinazioni di una passione che inizia dalla cura della terra e culmina in una bottiglia che si stappa.
"Il film evoca la tradizione vitivinicola secolare della Franciacorta,un patrimonio culturale da salvaguardare e proteggere» spiega Maurizio Zanella, presidente Consorzio Franciacorta. Abbiamo voluto investire in immagini che rappresentano un importante strumento per valorizzare e far conoscere la nostra terra oltre i nostri confini."
Il film, della durata di circa 20 minuti nella versione integrale (avrà anche format diversi e versioni più brevi) sarà proposto anche in inglese,tedesco e giapponese. Già visibile on line, il documentario debutterà nelle sale solo l’anno prossimo, requisito, spiega Zanichelli, per partecipare alle selezioni per la prossima Berlinale di febbraio, nella sezione, sempre più nutrita, dedicata al cinema e alle proposte a tema "food".
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