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Expo 2015

Expo 2015: L’arte protagonista a Padiglione Italia
Prende vita il percorso artistico animato dalle opere d’arte che faranno parte dell’esposizione permanente durante tutto Expo 2015

Si è tenuta oggi, presso Palazzo Bovara a Milano, la presentazione delle opere d’arte che saranno esposte all’interno di Padiglione Italia per l’intera durata di Expo 2015.

Il Presidente di Expo 2015 e Commissario Generale di Sezione per Padiglione Italia, Diana Bracco, ha scelto opere d’arte con forte attinenza alle tematiche di Expo, strumentali al percorso multisensoriale sull’identità italiana proposto dal Direttore Artistico del Padiglione Marco Balich.

Il Sottosegretario al Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo, Ilaria Borletti Buitoni, ha presentato il contributo del Mibact al viaggio nell’arte italiana ospitato da Padiglione Italia.

Il nostro Paese è da sempre patria di grandi maestri, nonché culla dell’arte e della cultura riconosciuta a livello mondiale: una delle ragioni che hanno spinto Padiglione Italia a presentare una scelta di opere provenienti da diverse regioni d’Italia. Padiglione Italia conferma anche con questa decisione la volontà di rendere le regioni del nostro Paese protagoniste indiscusse, mostrando a tutti i visitatori la storia che accomuna luoghi molto diversi tra loro. La diversità si armonizza in un corpo unitario, fatto di grande bellezza, saper fare e voglia di futuro, in un dialogo armonico tra passato e presente e in un coinvolgimento appassionante che richiede l’utilizzo di tutti i sensi.

Saranno le opere stesse a mostrarci questo dialogo, in un’alternanza di stili che si alimentano reciprocamente, come all’interno di una storia raccontata da più narratori, dove l’ultima frase di uno è l’incipit di quello successivo.

“È con grande soddisfazione che oggi presentiamo il contributo del Mibact al Padiglione Italia – interviene Ilaria Borletti Buitoni - Per due anni abbiamo lavorato perché in Expo fosse plasticamente visibile al mondo come il nostro patrimonio di bellezza non sia soltanto una grande risorsa turistica, ma anche il cuore della nostra identità nazionale. Un patrimonio che caratterizza tutto il nostro territorio, ricco e diverso come le molteplici storie e identità che lo raccontano. Credo che la scelta dei percorsi, delle iniziative e delle opere che oggi mostriamo come uno dei biglietti da visita dell'Italia per Expo ne siano la dimostrazione".

“La cultura offre uno strumento fondamentale per nutrire la mente e per ampliare gli orizzonti della nostra vita. Noi Italiani abbiamo avuto la fortuna di nascere nel Paese più ricco di opere d’arte al mondo disseminate in uno scenario naturale tra i più vari che esistano”, ha affermato Diana Bracco Presidente Expo 2015 SpA e Commissario per il Padiglione Italia, “per questo Padiglione Italia ha scelto di inserire nel suo percorso espositivo importanti opere d’arte che simboleggiano la grande storia del genio artistico italico e che ben testimoniano la potenza della nostra grande bellezza. Entrando nel Padiglione”, ha concluso Diana Bracco, “i visitatori di tutto il mondo riscopriranno la magia di un viaggio dentro l’Italia di ieri, di oggi e di domani. Il nostro obiettivo infatti è proprio quello di suscitare a livello globale il desiderio di visitare il Bel Paese, sull'esempio di quanto accadeva con il mitico Grand Tour del Settecento e dell’Ottocento”.

“Abbiamo fatto una mostra sull’identità italiana dove l’arte diventa uno strumento per acquisire consapevolezza su cosa significhi essere italiani. In quest’ottica, è per me di grande rilevanza il dialogo che Vanessa Beecroft, la più grande artista italiana contemporanea, è riuscita a creare con la Hora/Demetra, un’opera classica pregna di significati coerenti con i temi di Expo 2015” – ha commentato Marco Balich.

Le opere d'arte si inseriscono in modo funzionale nel percorso che si snoderà all’interno del Padiglione per rappresentare l’identità di tutta l’Italia.

L’esposizione di Padiglione Italia vanterà la presenza di una scultura realizzata appositamente per Expo Milano 2015 da Vanessa Beecroft, artista italiana fra le più note nel panorama internazionale. Jennifer Statuario, questo il nome dell’opera, si compone di due sculture entrambe ricavate dal calco dal vero della sorella dell’artista. Lo stile utilizzato è quello classico-figurativo, mentre la posizione della scultura, posta a testa in giù, insieme ad altri elementi, ha lo scopo di destabilizzare l’idea di classicità, rappresentata invece appieno da un’altra opera del percorso artistico, la Hora, avvicinandosi al concetto di “membre fantome”, la cosiddetta sindrome dell’arto fantasma, che l’artista indaga nelle sue opere a partire dal 1993.

La statua di Hora
Realizzata in marmo lunense di Carrara, appartiene probabilmente al I secolo d.C. con integrazioni quali la testa, la base e parte delle mani, risalenti a metà del XVI secolo. Conservata presso la Galleria degli Uffizi di Firenze sarà esposta a Padiglione Italia grazie al benestare di Antonio Natali, Direttore Galleria degli Uffizi di Firenze e Fabrizio Paolucci, Direttore Dipartimento di Antichità Classica del museo fiorentino.

La Vucciria di Renato Guttuso
Tra i più importanti e rappresentativi interpreti della storia dell'arte italiana del '900 è un olio su tela, realizzato nel 1974 che offre un’intensa rappresentazione del famoso, storico mercato palermitano. Il quadro, generalmente conservato presso palazzo Steri a Palermo, approda a Padiglione Italia su gentile concessione del Rettore, Roberto Lagalla e di Fabio Carapezza Guttuso, Presidente Archivi Guttuso.

L’Ortolano  di Arcimboldo
Il dipinto che sarà ospitato in Palazzo Italia è una delle rarissime opere del pittore milanese ad essere reversibile: ruotandolo di 180 gradi si trasforma infatti in un altro soggetto completamente diverso dal primo. In questo caso la Ciotola di ortaggi si trasforma, capovolgendola, nella testa dell'Ortolano, costruito in modo da suggerire chiare allusioni sessuali maschili, simbolo di fecondità e della forza generatrice della natura. Conservato presso il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona, approda a Padiglione Italia grazie al benestare del sindaco della città, Gianluca Galimberti.

Il Trapezophoros 
Un sostegno di mensa, in marmo dipinto, risalente alla seconda metà del IV secolo a.C. e rappresenta uno dei simboli dell’attività di recupero dei capolavori dell’arte e dei reperti archeologici trafugati, eccellentemente svolta in Italia dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale sotto la guida di Mariano Mossa, Generale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Sottratto dal luogo di rinvenimento negli anni Settanta, durante gli scavi nell’area archeologica di Ascoli Satriano, in Puglia, il sostegno di mensa è stato restituito all’Italia nel 2007 dal J. Paul Getty Museum di Malibù e gentilmente prestato a Padiglione Italia dal sindaco della città pugliese, Savino Danaro e da Luigi la Rocca, Sovrintendente per i Beni Archeologici della Puglia.


A completare l’esposizione di Padiglione Italia l’opera “Genio Futurista” di Giacomo Balla, ritenuta dalla critica simbolo della sua presenza all’Exposition Internationale des Arts décoratifs modernes di Parigi del 1925.

Per maggiori informazioni http://www.padiglioneitaliaexpo2015.com/it

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