“Il Nero di Troia di Castel del Monte:
da Federico II al marketing territoriale”
Al Vinitaly un incontro sul Nero di Troia, un vino antico che guarda al futuro
presentato dal Consorzio Castel del Monte
il calendario dei prossimi appuntamenti:
Convegni, Press Tour, Contest e una grande attenzione verso i giovani
Aprile
sarà un mese importante per il Consorzio di Tutela Castel del Monte e
per il vino simbolo del territorio, quel
Nero di Troia che sta conoscendo una fase di grande crescita. E’ quanto
emerso nella 49esima edizione del Vinitaly, nel corso di un
interessante incontro dal titolo “Il Nero di Troia di Castel Del Monte:
da Federico II al Marketing Territoriale”. L’appuntamento,
che ha visto la partecipazione di Fabrizio Nardoni, Assessore alle
Politiche Agricole della Regione Puglia, Francesco Liantonio Presidente
del Consorzio e Sebastiano de Corato, responsabile del progetto e di
ospiti del calibro di Donatella Cinelli Colombini,
Licia Granello e Alessandro Scorsone, è stato una ghiotta anticipazione
dell’iniziativa che si svolgerà in Puglia dal 21 al 26 aprile.
“Saranno giornate ricche di manifestazioni che toccheranno vari centri del nostro bellissimo territorio – ha
spiegato Francesco Liantonio, Presidente del Consorzio – Territorio
del quale il Nero di Troia è sempre più simbolo e vettore di
comunicazione. Un fondamentale volano per l’economia, un propulsore per
il turismo ma anche un forte elemento di coesione
sociale. Tanti aspetti che verranno toccati nel corso dell’iniziativa
di aprile, dove si alterneranno appuntamenti di carattere scientifico,
eventi pubblici e contest rivolti soprattutto ai giovani camerieri e
mescitori, un riferimento che noi del Consorzio
riteniamo fondamentale perché a loro spetterà il ruolo di ambasciatori
del nostro vino”.
L’incontro
scaligero ha illustrato le enormi potenzialità di un vitigno antico ma
ancora tutto da scoprire e di un
territorio di straordinaria bellezza, dominato dal maestoso Castello di
Federico II, per molti uno dei più suggestivi monumenti italiani.
Gli
intervenuti si sono trovati tutti d’accordo nel sottolineare come
quella di Castel del Monte sia una zona con
peculiarità uniche, che ha tutte le caratteristiche per rientrare nelle
mappe dei winelover di tutto il mondo. Le bellezze del territorio e
l’alto standard delle etichette presentate dalle diverse cantine, uniti
ad una notevole capacità recettiva, costituiscono
infatti motivi di appeal per un turismo intelligente e qualitativo.
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