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Visualizzazione dei post da dicembre, 2012

Style will out!

Style will out! La classe non è acqua! La nascita di un mito si celebra, sempre. Il suo non smetterà mai di affascinare, il mito si chiamava, anzi si chiama, Marilyn Monroe. Il suo charme senza tempo ci continua a turbare, attraverso le sue pellicole emerge una personalità assoluta, chiunque le stesse accanto passava in secondo piano. Il suo essere, espressione di un edonismo così prorompente, ci faceva indulgere anche al peccato. Aldilà del suo formidabile corpo, Marilyn evocava il desiderio che si sublimava in un ricordo ancestrale, senza forma. A lei è stato dedicato quasi tutto, amo ricordarla in una scena del film “A qualcuno piace caldo” dove lei è riversa sul divano di uno yatch con una coppa di champagne in mano, un icona del gusto, un pezzo di mosaico dionisiaco. Non a caso le è stato dedicato uno Champagne commissionato per ricordare i cinquanta anni dalla morte dell'attrice, scomparsa tragicamente il 4 agosto del 1962. Lo champagne in questione è Il Mari

Bacco nelle vie del Cesanese

"...Donne e giovinetti amanti, viva Bacco e viva Amore! Ciascun suoni, balli e canti! Arda di dolcezza il core! Non fatica, non dolore! Ciò ch’a esser convien sia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza" Nel 2003 la Regione Lazio fece redigere, a cura di Maria Vincenza Zongoli, un colto manuale sulle Vie di Bacco nel Lazio. Un cofanetto di tre manuali per la Gangemi Editore una casa editrice specializzata in alcuni settori di nicchia, quali i saggi di ambito artistico, architettonico e storico, oltre ai cataloghi di mostre. Il primo manuale ci invita a percorrere la Via dei Castelli Romani, il secondo tra i bellissimi paesaggi della Via del Cesanese tra i Monti Ernici e Prenestini ed il terzo con la forse meno conosciuta ma altrettanto affascinante Via del vino nella Terra dei Sabini. Un opera, questa, che vuole essere anche una guida agli itinerari laziali di scoperta del territorio attraverso le vie del vino e della viticoltura, un viaggio ideale

Il vino nell'Haiku

Haiku e il linguaggio nudo del vino <I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo> Ludwig Wittgenstein L’idea comune vede nel linguaggio (verbale, corporeo, musicale, visivo, etc.) il mezzo per il trasferimento delle informazioni dando per scontato che l’appartenere ad una specifica cultura o gruppo garantisca la corretta comunicazione. Quello che si nota ad una più attenta osservazione è che nel passaggio da emittente a ricevente spesso avviene una distorsione, se non una perdita, dell’informazione originale. Herman Hesse in Siddharta scrisse: < Le parole non colgono il significato segreto, tutto appare un po' diverso quando lo si esprime, un po' falsato, un po' sciocco, sì, e anche questo è bene e mi piace moltissimo, anche con questo sono perfettamente d'accordo, che ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo suoni sempre un po' sciocco alle orecchie degli altri.> L'Haiku, per chi non lo sapesse è un componimento

peter camenzind

  "Così è il vino. E’ simile a tutti i doni preziosi, a tutte le cose artistiche. Vuole essere amato, ricercato, compreso e conquistato a fatica.  Non molti vi riescono, migliaia ne vengono annientati. Li fa invecchiare, li uccide o spegne in loro la fiamma dello spirito. Egli invita invece i suoi prediletti a delle feste e costruisce loro ponti iridescenti verso isole felici.  Pone loro, quando sono stanchi, un guanciale sotto il capo e li circonda, quando cadono preda della malinconia, in un abbraccio dolce ed affettuoso, come un amico o una madre consolatrice.  Trasforma la nostra esistenza disordinata in un grande mito e suona su un’arpa imponente l’inno della creazione. A volte è un bambino, con lunghi riccioli di seta, le spalle esili e le membra delicate.  Si stringe al tuo cuore e allunga il visetto smunto in cerca del tuo, osservandoti stupito e fuori dalla realtà con quei suoi cari occhi spalancati, nelle cui profondità ondeggia umido e luminoso u

La Pomona Italiana

La “Pomona Italiana”, un grande e significativo testimone della cultura agricola del tempo è il testo scritto da Giorgio Gallesio nella prima metà dell’800 <Ego Publius Liburnius Flamine Pomonale in hac die anni vado ad Pomonal venerare deae Pomona.>  <Io Publius Liburnius Flamine Pomonale in questo giorno dell'anno mi sto recando al Pomonal per rendere omaggio alla Dea Pomona.> Publius Liburnius era un Flavine Pomonale, il sacerdote dell'Antica Roma preposto al culto di Pomona, la dea romana dei frutti, patrona pomorum, ovvero la "signora dei frutti" e non solo di quelli che crescono sugli alberi, ma anche dell'olivo e della vite. La dea Pomona, patrona pomorum, "signora dei frutti " Il Pomonal dove Publius Liburnius si recava era il Bosco Sacro alla dea Pomona e si trovava al XII miglio della antica via Ostiense, nei pressi dell'attuale Castel Porziano. Questo rimando ad un momento spirituale di vita dell'Anti

Il Moscato Piemontese

L'anima contadina nel Moscato Piemontese Oh tu, anima libera, anima nobile, tu che a nulla valse il monito Maya. Tu che questo tempo vivi senza turbamento, solleva la coppa ed inneggia con noi a Verdiane memorie: <Libiamo, libiamo ne' lieti calici, che la bellezza infiora; e la fuggevol, fuggevol ora s'inebri a voluttà> Ricorderemo questo anno che passa, come l’anno della profezia, stringendo in mano una coppa di spumante. Io dal canto mio ho già scelto con che brindare: sarà un Moscato D’Asti, l’anima nobile del Piemonte. Il "Moscato D'Asti", Non confondiamolo con L’Asti Spumante di tutt’altra fattura, le uve sono le stesse ma il prodotto è ben altro. Il Moscato D’Asti ha l’anima dell’alto artigianato contadino dentro, lo si apprezza al primo sorso. La nobiltà del terroir è quello che vien fuori dal suo aroma muschiato, tipico dell’uva da cui proviene, il Moscato Bianco, dalle antiche origini che forse un nostalgico marinaio greco portò

Vino e marketing, Trebbiano Toscano, Galestro: nascita e successo del Capsula Viola

La nascita del Galestro fu un successo. Sinonimo di freschezza e leggerezza, il Capsula Viola a base di Trebbiano Toscano, conquistò le calde estati italiane dei primi anni degli anni '80. Una giornata d'estate al mare, una calda domenica di Agosto. Sono seduto al piccolo tavolo del mio ristorante preferito, sono a un passo dalla spiaggia, lo sguardo si perde oltre le file colorate di ombrelloni, fin giù verso il blu dell’orizzonte. Una leggera brezza marina trasporta nell'aria il profumo della salsedine, e da lontano, tra il vociare dei bagnanti arrivano dolci, le note de “Il vento caldo dell'estate” di Alice. Ho già ordinato il solito spaghetto alle vongole veraci e frittura mista di paranza, nell'attesa il cameriere con giacca bianca e papillon, stappa una bottiglia gelata di vino, me ne versa un bicchiere: colore paglierino, riflessi verdognoli; annuso i sentori fruttati mentre osservo distratto la bella etichetta. Era il 1980 e quella che stavo beven

Bollicine da Oscar 2013

Gambero Rosso: Bollicine da Oscar Appuntamento frizzante ieri sera alla Città del Gusto di Roma, protagoniste le Bollicine da Oscar 2013 Un incontro che ha visto riunito un folto numero di appassionati e fan dello spumante italiano di qualità. La manifestazione ha visto protagoniste le 150 etichette selezionate sulle oltre 2000 degustate dagli esperti del Gambero Rosso. Molte le novità, oltre ai nomi più conosciuti, hanno spiccato per la loro originalità, piccoli produttori che hanno presentato delle vere e proprie chicche per i consumatori. In prossimità delle feste, dove statisticamente il consumo di bollicine lievita notevolmente, non si avrà che l'imbarazzo della scelta per i nostri brindisi. Per gli abbinamenti possiamo spaziare dal semplice aperitivo sino ad arrivare a piatti decisamente più impegnativi, da “tutto pasto” mi sembra la definizione migliore a dimostrazione dell'elevata ecletticità di questi prodotti. Piacevole sorpresa la presenza di diverse bottiglie

Vino e ricerca, al vigneto piace Mozart

Recenti studi hanno dimostrato che alcuni tipi di musica, come ad esempio quella di Mozart, avrebbero un benefico effetto sul ciclo vitale dell’uva, fino alla sua trasformazione in vino. Già ci erano noti gli effetti terapeutici della musica sull’uomo attraverso la Musicoterapia, la tecnica che grazie ad un impiego razionale dell’elemento sonoro, promuove il benessere dell’intera persona: corpo, mente e spirito. E questo sembrerebbe valere anche per il mondo animale: alcuni scienziati notarono infatti che, facendo ascoltare musica sinfonica alle mucche, queste producevano più latte. Anche le piante, secondo una recente ricerca, possono beneficiare di questi effetti positivi: facendo ascoltare ad una coltivazione di mais nell’Illinois musica classica 24 ore su 24 si è registrato un incremento nella velocità di germinazione delle piante, nel peso delle pannocchie ed addirittura nella fertilità del terreno. Thomas Koeberl e Markus Bachmann, due studiosi di enogast

Bollicine da Oscar

Grande Degustazione: Bollicine da Oscar Grande appuntamento in occasione dell’uscita del supplemento Bollicine da Oscar, in edicola col mensile Gambero Rosso di dicembre: venerdì 14 dicembre la Città del gusto di Roma ospita una Grande Degustazione dei migliori vini spumanti italiani segnalati nel prezioso vademecum. Un grande evento da non perdere, una serata spumeggiante per brindare insieme alle festività natalizie e al nuovo anno. Prezzo della degustazione: 20 euro Prezzo Abbonati Speciali: 15 euro N.B. La degustazione è acquistabile on-line o presso il Negozio al 2° piano della Città del gusto (si prega di telefonare allo 06 55112273 per informarsi sulle modalità d’acquisto e sugli orari d’apertura del Negozio). INFO info@cittadelgusto.it 06 551121 SEDE DELL’EVENTO Città del gusto Via Enrico Fermi, 161 00146 – Roma

Corno Grande Montepulciano D'Abruzzo

Il Montepulciano D'Abruzzo e l'excursus termico "A mano a mano che salivamo, se ci guardavamo indietro, la nostra vista si allargava sull'intiero altipiano e scopriva, in tutto il suo splendore, la mole grandiosa del Gran Sasso"  (“La terra e la gente” di Ignazio Silone) Terra "Forte e gentile", così è sempre stato definito l’Abruzzo nelle guide di viaggio e dai tanti scrittori che con la loro penna hanno reso onore a questa nostra regione. Spicca tra questi un abruzzese illustre come Ignazio Silone, egli introducendo l'edizione 1948 del volume Abruzzo e Molise del Touring Club Italiano, parlò della Majella e del Gran Sasso, del Velino e del Sirente come "i personaggi più prepotenti della vita abruzzese". Autentiche presenze dove le rocce e le nevi di questi giganti dell'Appennino si affacciano sui colli, sulle città, perfino sulle spiagge dell'Abruzzo, un immagine di forza di un paesaggio essenziale, incisivo, me

Il linguaggio del vino

Il linguaggio del vino, ovvero l'arte dell'assaggio …poiché le parole sono come il vino: hanno bisogno del respiro e di tempo perché il velluto della voce riveli il loro sapore definitivo Luis Sepùlveda  Il vino, meravigliosa bevanda che nasce come alimento sino a trasformarsi nel tempo in pura espressione edonistica. Attraverso il piacere si svela una vera e propria passione che se coltivata con la giusta tecnica, trova una via per essere compresa e condivisa, come una forma d'arte, che può esprimersi altresì come mestiere, opportunità di lavoro. Una delle cose fondamentali di una seria formazione professionale, sarà poi quella di riconoscere e descrivere con la giusta dialettica le qualità di un vino, ma anche, ed è questa una delle cose più importanti, i suoi difetti. In tal senso, negli ultimi anni, ho avuto modo di osservare la nascita di diversi corsi rivolti alla conoscenza del vino, professionalmente parlando, consiglio però, a chi volesse

Vino al Vino

Vino al vino di Mario Soldati, libro su un'Italia ormai scomparsa "Il vino e' qualcosa che vive e che fa parte della nostra vita: raccontarlo dunque vuol dire parlare di noi, di persone e di paesaggi"                                               Volevo ricordare a tutti voi amanti del vino che Mario Soldati scrisse questo bellissimo libro, nato dalla sua penna per il suo incommensurabile amore per il vino. Io tempo fa' ebbi la fortuna di acquistarne una copia, era la prima edizione del 1969, dopo averlo a lungo cercato lo trovai su una bancarella di libri usati a Roma, lungo il fiume Tevere. Scrittore, critico d’arte, regista, autore di documentari, Mario Soldati è riuscito a farsi conoscere e amare dal pubblico più ampio, anche da quei milioni di persone che nell’Italia del dopoguerra non avrebbero forse mai letto un libro. È questo volto familiare, quello del Soldati di "Viaggio nella valle del Po" (la trasmissione televisiva che lo res

festa del vino novello 2012

Il mese di Novembre ormai trascorso, ha visto protagonista, come ogni anno subito dopo la vendemmia, il vino novello, un vino che non fà parte prettamente della nostra tradizione, anche se si hanno memorie di un vino Novembrino di terra di Toscana. Ecco allora che un pò dappertutto in questo periodo si organizzano feste dedicate al Vino Novello, a ragione del grande successo che questo vino ha avuto in Italia.  Il vino novello come lo conosciamo oggi, nasce in Francia da uve  Gamay nella regione del Beaujolais , detto appunto Beaujolais Nouveau, è un vino che ha le spiccate caratteristiche di freschezza e profumo tipiche dell'uva Gamay e sin dall'inizio ha incontrato il gusto del grande pubblico che vi ritrova quegli aspetti di colore, profumo e sapore che ci riportano a quelle sensazioni dell'uva e del mosto appena spremuto. Il metodo di vinificazione, ereditato dai nostri cugini francesi è la chiave di tutte queste caratteristiche. Per questo tipo di vino, in
Berebene 2013 I migliori vini entro i 10 euro Oltre 2500 vini di ogni regione entro i 10 euro, 691 etichette da oscar, ovvero il meglio di ogni territorio; 21 oscar regionali e 6 vini d’eccellenza che rappresentano il top della qualità a prezzi contenuti. Questi i numeri della ventitreesima edizione di Berebene, la storica pubblicazione del Gambero Rosso rivolta a tutti coloro che cercano vini di qualità a prezzi giusti. La guida punta sempre più a raggiungere tutti coloro che cercano vini che abbiano carattere, in grado di raccontare territori, esperienze e vite dei vari produttori tenendo però sempre d’occhio il prezzo. Le 2500 etichette selezionate puntano a valorizzare quei prodotti che mettono in risalto le caratteristiche del vitigno utilizzato, possibilmente autoctono. Piccole cantine di stampo quasi artigianale che hanno tirature quasi confidenziali e che si pongono affianco alle grandi realtà. I vini bianchi premiati sono: il Custoza ’11 di Monte del Frà, il Verdi